Dopo questi primi approcci di
trasmissioni
nell'etere, nel periodo compreso tra il 1886 al
1888 Heinrich Rudolf Hertz convalidò la teoria di
Maxwell attraverso un esperimento.
Lui dimostrò che la radiazione radio aveva tutte le
proprietà di onde (ora chiamate onde Hertziane), e scoprì
che le equazioni elettromagnetiche potevano essere
riformulate in un'equazione differenziale e parziale
chiamata equazione d’ onda.
Bisogna
precisare che fino all'arrivo di Hertz tutte le trasmissioni
effettuate erano generate da trasmettitori a scintilla
quindi induttive piuttosto che trasmissioni radio vere e
proprie.
In questi apparecchi erano presenti più parti meccaniche che
elettriche, per esempio il
coesore era un tubo di vetro
riempito di limatura di ferro e polvere di carbone il tutto
racchiuso sotto vuoto da due tappi metallici. Il suo
funzionamento era altrettanto semplice, la limatura posta in
modo caotico ( a grani disorientati ) creava un'apertura del
circuito elettrico, al sopraggiungere di un impulso
magnetico i grani si orientavano lasciando passare così la
corrente. Le problematiche di questo apparecchio erano molteplici, ma il
più appariscente era dovuto al fatto che una volta che i
grani venivano orientati bisognava scuoterlo per
riportarlo alla condizione di interdizione; per agitare la
limatura nei ricevitori veniva montato un martelletto azionato da un motore
elettrico che periodicamente batteva sul coesore. Inutile
dire che si poteva trasmettere solo con l'alfabeto Morse e
che la velocità di battuta era stabilita dal martelletto del
coesore. In oltre il sopraggiungere di un temporale anche a
distanze notevoli creavano il caos nelle ricezioni.
Nella storia
della radio e nello sviluppo della” telegrafia senza fili", ci
furono varie richieste per il riconoscimento dell’invenzione. Marconi
dotò navi di comunicazioni senza fili, stabilì il
primo servizio radio transatlantico.
Tesla
sviluppò mezzi per produrre
radiofrequenze affidabili, dimostrò pubblicamente i
principi della radio, ed emise segnali da molto distante.
Nel 1893 a San Luis, Missouri, Tesla diede una dimostrazione
pubblica di comunicazione radio "senza fili."
Scrisse
testi al Franklin Institute in Filadelfia e alla
Associazione Luce Elettrica e Nazionale, descrivendo in
dettaglio i principi della comunicazione
radio.
L'apparato da lui costruito conteneva tutti gli elementi che
in seguito verranno poi incorporati nei sistemi radio
dell'epoca termoionica “valvola ad oscillazione”, il primo tubo a
vuoto. Tesla fu il primo ad
applicare il meccanismo di conduzione elettrica per pratiche
di radiotelegrafia. Usò inizialmente anche, ricevitori
elettromagnetici sensibili, molto più efficienti dei meno
ricettivi coesori usati più tardi da Marconi e da altri sperimentatori.
In quel periodo si susseguirono innumerevoli
perfezionamenti; in tutto il mondo uno svariato numero di
scienziati come Lodge Oliver, Jagdish Chandra Bose,
Alessandro Popov, Ernest Rutherford si dedicarono a tempo
pieno al miglioramento delle trasmissioni e ricezioni delle
onde radio.
Nel 1896 a Marconi fu
dato un brevetto per radio (Brevetto 12039
britannico, Miglioramenti nell'Emettere
Impulsi Elettrici e Segnali ed in Apparato
allegato). Questo è il brevetto iniziale per
la radio, sebbene usò le
tecniche di vari altri sperimentatori, primo
fra tutti Tesla e altri incluso Popov.
L'identità dell'inventore
originale della radio, al
tempo chiamata telegrafia
senza fili, è contenziosa.
L'invenzione chiave per
l'inizio di "trasmissione
senza fili" che usava
ampio spettro di
frequenza ", noto come la
trasmittente a spinterogeno
è stata attribuita a Nikola
Tesla, Guglielmo Marconi, ed
Alessandro Popov.
Una curiosità del tutto
italiana; se provate a
navigare su internet alla
ricerca di informazioni
sulla storia della radio,
difficilmente troverete
menzionato il nome di Nikola
Tesla, un vero e proprio
boicottaggio a favore
del nostro connazionale
Marconi.
A tale proposito vi invito a
leggere la pagina dedicata a
Nikola
Tesla .
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